Osservazioni Meteo dal 1875
Fondato nel dicembre 1875 da un gruppo di volontari guidati dal Prof. Natale F. Vassallo, l’Osservatorio di Imperia è stato tra i primi in Liguria ed è uno dei più antichi d’Italia.
L’Osservatorio, che fu tra l'altro frequentato da ben 3 Premi Nobel (Renato Dulbecco, e più marginalmente Giulio Natta e Salvatore Quasimodo), nonostante si avvalga anche delle moderne tecnologie di rilevamento dei dati, continua a registrare i principali parametri meteorologici con lo stesso tipo di strumentazione utilizzata sin dalla fondazione.
Rilevamento Sismico

In seguito al violento terremoto del 1887 che colpì il Ponente Ligure, l’Osservatorio si dotò anche di strumentazione per il rilevamento sismico e assunse l’attuale denominazione di “Osservatorio Meteorologico e Sismico”.
Più recentemente la strumentazione per la registrazione dei terremoti fu spostata nella stazione sulla sommità del Monte Faudo, alle spalle di Imperia, da cui ancora oggi vengono registrati i sismi e inviati alla rete nazionale dell’INGV.


Riconoscimento storico della WMO

Nel 2023 l’Osservatorio Meteorologico e Sismico di Imperia è stato insignito dello speciale riconoscimento che la World Meteorological Organization (WMO) assegna a quegli osservatori, sparsi in tutto il mondo, che vantano osservazioni meteorologiche affidabili da oltre 100 anni.
La WMO è l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite dedicata alla cooperazione e al coordinamento internazionali in merito allo stato e al comportamento dell’atmosfera terrestre, alla sua interazione con la terra e gli oceani, al tempo meteorologico, al clima che produce e alla conseguente distribuzione delle risorse idriche


Gli strumenti
Gli strumenti analogici vengono ancora oggi privilegiati per il rilevamento dei dati e per la conferma di quanto indicato dalle stazioni automatiche.
L’Eliofanografo in foto, che misura la durata dell'insolazione solare, è solo uno degli affascinanti strumenti tradizionali che consentono ancora oggi di misurare e registrare i fenomeni meteo, anche in assenza di elettricità.
L’Associazione “Amici dell’Osservatorio”

La nostra associazione, costituitasi il 7 maggio 2019 ed attualmente presieduta dal prof. Nicola Podestà, è formata da un gruppo di volontari che coadiuvano il personale comunale nel mantenimento delle attività dello storico Osservatorio Meteorologico e Sismico "Carlo Gentile" di Imperia.
In particolare, la nostra associazione ha anche il compito di valorizzare la tradizione e le attività culturali dell'Osservatorio, esaltandone l'immagine con l'organizzazione di eventi a carattere scientifico, divulgativo e didattico.

Dal nostro Blog...
Restauro e analisi dei sensori: ma funzionano o no?
La fase di restauro dei sensori descritti negli articoli precedenti non sarebbe completa senza la verifica del loro corretto funzionamento. Purtroppo, la totale assenza di documentazione (non disponibile neanche presso la casa madre) ha reso questo passaggio complesso, anche se non impossibile. Fondamentale è stato l’utilizzo di un oscilloscopio digitale a memoria con decodifica di protocollo integrata. Figura 1: Analisi di protocollo tramite il Rigol DHO812 con analizzatore di stati logici. Le analisi hanno permesso di comprendere che i sensori comunicano con la centrale DCP secondo una logica di interrogazione: la centrale interroga singolarmente ogni sensore e ciascun dispositivo risponde a turno sullo stesso bus, evitando collisioni. Il bus è composto da quattro conduttori: Figura 2: Morsettiera esterna alla DCP (notare connettori con legenda serigrafata). Chissà perchè sono state impiegate due morsettiere per la connessione di un bus...(???) Va precisato che i segnali RX e TX non sono differenziali, bensì con logica TTL a +5 V inversa, una sorta di RS232 “atipica” (con livelli logici 0 e +5 V), div...
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